Le Origini dell’Acqua in Bottiglia
L’acqua in bottiglia ci viene venduta come un’alternativa più sana e con un sapore migliore rispetto a quella del rubinetto. Ma è solo un trucco per spingere un prodotto che sarebbe gratuito e a quale costo! Non ci sono dubbi al riguardo: dobbiamo bere acqua, è un elemento vitale. Per fortuna, la natura ce la fornisce gratuitamente.
Gli Anni ’50 e ’60: L’Acqua del Rubinetto e i Primi Prodotti di Nicchia
Durante gli anni ’50, in gran parte dei paesi sviluppati, quando si era a casa e si aveva sete, si poteva bere da un rubinetto sicuro grazie alla clorazione. Allora, perché pagare? Negli anni ’60, l’acqua in bottiglia da sorgenti naturali viene venduta in Europa e negli Stati Uniti come prodotto sanitario di nicchia, soprattutto nelle farmacie. Ad esempio, un’acqua piatta francese, naturalmente arricchita con calcio e magnesio, viene commercializzata per madri e neonati. Nel 1971, una delle prime acque minerali vendute in Europa e negli Stati Uniti era Vichy, ma la gente preferiva ancora le bibite gassate e gelate.
L’ascesa di Perrier negli Anni ’70
Tutto cambia nel 1976, quando l’acqua minerale frizzante francese Perrier, con la sua iconica bottiglia verde, decide di conquistare l’America. Il movimento per il cibo salutare prende piede e l’acqua diventa un’alternativa analcolica a zero calorie rispetto alle bevande zuccherate. Bruce Nevins, un genio del marketing, trasforma Perrier in un marchio alla moda. Prima del lancio negli Stati Uniti, invita 60 giornalisti in Francia per mostrare l’unica fonte da cui proviene l’acqua Perrier. Associa Perrier alla salute, sponsorizzando maratone quando in America si diffondono le corse su lunga distanza. Perrier diventa la prima bibita gassata al mondo e, in un certo senso, lo è davvero, dato che l’acqua naturalmente gassata nasce come pioggia che filtra attraverso strati di roccia, assorbendo minerali benefici come calcio e magnesio. In tre anni, Nevins porta le vendite di Perrier da 600.000 dollari a 60 milioni.
Il Successo di Evian e l’Affermarsi del Marchio di Lusso
Dalla sua sede sul lago di Ginevra, il gruppo francese Evian osserva l’enorme successo di Perrier e decide di migliorare il proprio marketing in America, promuovendo l’acqua come accessorio alla moda. Le vendite totali di acqua in bottiglia negli Stati Uniti aumentano da più di un miliardo di litri nel 1976 a circa 5 miliardi nel 1985. Evian diventa il marchio di riferimento per le celebrità; nel 1990, Jack Nicholson porta di nascosto una bottiglia agli Oscar e Evian non è mai lontana dalle passerelle della moda. Perrier resta l’acqua preferita fino a febbraio del 1990, quando avviene un disastro: una contaminazione da benzene costringe a ritirare 160 milioni di bottiglie dagli scaffali. La quota di mercato di Perrier passa dal 45% al 21%, ma l’acqua in bottiglia resta un prodotto richiesto.
L’Era delle Bevande Zuccherate e l’Alternativa Sana
Dal 1985 al 1992, le vendite totali di acqua in bottiglia negli Stati Uniti quasi raddoppiano, raggiungendo circa 10 miliardi di litri all’anno. A metà degli anni ’90, le autorità sanitarie segnalano che le bevande zuccherate sono una delle cause principali dell’epidemia di obesità in America. L’acqua in bottiglia, vista come alternativa sana, continua a diffondersi. Nel 1994, esiste anche l’acqua in bottiglia per animali: con gusto di manzo per i cani e di pesce per i gatti.
L’Adattamento delle Grandi Aziende di Bevande
L’industria delle bevande gassate, non potendola contrastare, si adatta. Nel 1994, PepsiCo lancia Aquafina, seguita da Coca-Cola con Dasani nel 1999. Questi nuovi marchi vendono acqua purificata, ottenuta tramite un processo industriale che utilizza l’acqua del rubinetto, filtrata per eliminare batteri, virus e sostanze chimiche dannose.
Gli Anni 2000: Allarmi Sanitari e Marketing Creativo
Negli anni 2000, con una serie di allarmi sulla qualità dell’acqua del rubinetto negli Stati Uniti, la gente preferisce sempre più l’acqua in bottiglia. Aziende come Pepsi iniziano a lanciare prodotti che sembrano più nutrienti, come Smartwater arricchita di vitamine. Nel 2003, le vendite statunitensi di acqua in bottiglia arrivano a 28 miliardi di litri, corrispondenti a circa 16 miliardi di bottiglie di plastica. La sanità pubblica consiglia di bere una certa quantità di acqua al giorno, spingendo ulteriormente le vendite di acqua in bottiglia. Nel 2003, viene lanciata la Trump Ice, dichiarata da Trump come l’acqua più pura e con il sapore migliore. Nel 2006, Sylvester Stallone annuncia la Sly Water, proveniente da un ghiacciaio di 10.000 anni nel parco nazionale del Monterey.w
Scandali e Critiche: L’Acqua in Bottiglia sotto Esame
Nel 2006, l’azienda Fiji lancia una campagna pubblicitaria che promuove la purezza della propria acqua diffamando Cleveland. Indignato, il direttore dei servizi pubblici della città richiede test comparativi tra l’acqua Fiji e quella del rubinetto di Cleveland. Risultato: l’acqua Fiji, seppur sicura, contiene tracce di arsenico, mentre quella di Cleveland no. Fiji è costretta a ritirare la pubblicità. Nel 2009, la cittadina australiana di Bundanoon diventa la prima comunità al mondo a bandire la vendita di bottiglie d’acqua in plastica, incentivando l’uso dell’acqua del rubinetto. Nel 2010, Parigi introduce fontane di acqua frizzante per scoraggiare l’uso delle bottiglie di plastica.
Una Nuova Era di Consapevolezza Ambientale
Nel 2016, le vendite di acqua in bottiglia negli Stati Uniti superano quelle delle bibite gassate. Con l’aumentare delle vendite, la crisi ambientale provocata dai rifiuti di plastica, comprese le bottiglie d’acqua, diventa sempre più pressante. Nel 2018, gli americani hanno comprato 71 miliardi di bottiglie d’acqua in plastica. Il 91% della plastica non viene riciclato, e molte bottiglie finiscono nelle discariche o negli oceani, uccidendo la vita marina. Tuttavia, per i luoghi nel mondo che non hanno facile accesso all’acqua pubblica, quella in bottiglia può essere una benedizione.
Verso un Futuro Sostenibile
Nel 2020, il Kenya introduce un divieto sulla plastica monouso in spiagge, parchi nazionali, foreste e aree protette. Designer stanno creando idee creative per riciclare la plastica in nuovi prodotti, e le grandi società di acqua in bottiglia si impegnano a usare più materiale riciclato negli imballaggi. Tuttavia, la soluzione migliore sarebbe evitare del tutto la plastica. Sempre più persone stanno passando all’uso di bottiglie riutilizzabili.
Il Paradosso dell’Acqua in Bottiglia
Il marketing ha trasformato ciò che la natura fornisce gratuitamente in un’industria da miliardi di dollari. Il 50% di tutta l’acqua in bottiglia nasce come acqua del rubinetto. Quindi, cosa stiamo comprando esattamente? Un recipiente con un’etichetta e un marchio. Pensaci la prossima volta che paghi per qualcosa che un tempo avevi gratis.